Sul podio Riccardo Chailly. Il regista Leo Muscato al suo debutto sul palcoscenico milanese
In un Teatro alla Scala ancora a capienza ridotta (anche se in attesa dell’ampliamento dei posti disponibili) debutta il 30 settembre la nuova produzione de Il barbiere di Siviglia di Gioachino Rossini con la direzione del Maestro Riccardo Chailly e il debutto alla Scala del regista Leo Muscato, che si avvale di scene di Federica Parolini e costumi di Silvia Aymonino oltre che delle luci di Alessandro Verazzi.
Un classico intramontabile: nel 1999 l'ultima nuova produzione
Si tratta della prima nuova produzione con il pubblico in sala dall'inizio della pandemia che segna il ritorno della partitura rossiniana dopo l’ultima apparizione del 2015 in una ripresa dello storico spettacolo di Jean Pierre Ponnelle, mentre l’ultima nuova produzione scaligera è quella di Alfredo Arias del 1999, già diretta da Riccardo Chailly.
Il Maestro Milanese può vantare un solido legame con la musica di Rossini, che include incisioni discografiche quali Guglielmo Tell con Mirella Freni e Luciano Pavarotti, lo stesso Barbiere con l’Orchestra scaligera e Marilyn Horne, e il Turco in Italia con i complessi bolognesi e Cecilia Bartoli, oltre alla recente Gazza ladra allestita alla Scala con la regia di Gabriele Salvatores.
Un cast di giovani affermati
La nuova produzione è illuminata da un cast di artisti giovani ma già in grande carriera: Figaro è Mattia Olivieri, voce nobile, fraseggio elegante e qualità da autentico showman in palcoscenico; Rosina è Svetlina Stoyanova, giovane mezzosoprano che alla Scala ha già impressionato con il suo Cherubino nelle Nozze strehleriane.
Marco Filippo Romano, altra voce italiana giovane ma già autorevole rossiniano, è Bartolo; mentre Maxim Mironov e Antonino Siragusa si alternano nella parte del Conte d’Almaviva, particolarmente valorizzata dall’esecuzione integrale della partitura, mentre Nicola Ulivieri, al suo ottavo titolo scaligero, è Basilio.